Una nuova direttrice di sviluppo territoriale

L’obiettivo di partenza è il rafforzamento e la promozione delle Organizzazioni dell’Economia Sociale, per raggiungerlo il Piano adotta uno sguardo ampio che tiene conto di un complesso sistema di attori a livello locale che concorre alla promozione di un modello di sviluppo inclusivo.

Il Piano ha una prospettiva decennale, con un focus sul primo triennio 2025 -2027

ELABORAZIONE

2022 • 2023 • 2024

MESSA A TERRA

2025 • 2026 • 2027 • 2028 • 2029 • 2030 • 2031 • 2032 • 2033 • 2034 • 2035

Il perimetro degli attori coinvolti

Attori dell’economia sociale

Pubbliche amministrazioni, università e altre agenzie pubbliche

Attori dell’economia di mercato for profit/sistema finanza etc.

PERCHÈ È NECESSARIO SUPPORTARE L’ECONOMIA SOCIALE?

• Per affrontare le ricadute locali di sfide globali, come l’aumento delle disuguaglianze e l’invecchiamento della popolazione, le transizioni climatiche e digitali. 
• Perché tali sfide non si riescono a risolvere concentrando unicamente le risorse sui bisogni sociali tradizionali, ma si rende necessario prendere in carico i nuovi bisogni della società nel suo complesso, ovvero comprendendo gli assetti sistemici e le interconnessioni dei nuovi modi di produrre, consumare, fare territorio. 
• Per riconoscere come su queste sfide, gli attori dell’economia e dell’innovazione sociale stanno già intervenendo, in taluni casi con l’attivazione di imprese for profit, affermando un rinnovato protagonismo relativamente allo sviluppo di vere e proprie nuove economie con ricadute sociali e di mercato positive, indirizzate all’interesse generale e alla creazione di valore secondo logiche non estrattive.

COME IL PIANO SUPPORTA L’ECONOMIA SOCIALE?

• Il Piano, così come concepito, è uno strumento volto a favorire le transizioni verso una società ed un’economia più attenta ai bisogni sociali e alla costruzione di forme di sostenibilità integrale che coniughino insieme tutte le dimensioni del valore (ambientale, sociale, antropologico ed economico).
• Incentiva le trasformazioni o i miglioramenti dell’economia verso l’interesse generale, stabilendo ‘obiettivi direzionali’ e non solo settoriali, e dialogando con altre iniziative e strumenti di programmazione che di fatto promuovono o possono incidere su un’economia a indirizzo sociale.
• Il Piano favorisce sia azioni dirette per il rafforzamento e la promozione delle Organizzazioni dell’Economia Sociale, sia azioni congiunte con un sistema di attori e settori adiacenti, che concorrono a modelli di crescita più equi e sostenibili.
• Il Piano rappresenta lo strumento attraverso il quale la Città metropolitana di Bologna, anche ai fini della sua relazione con i Comuni e con le Unioni dei comuni del territorio interessato, assume l’economia sociale come orientamento strategico e come modello di economia da sostenere e promuovere nell’ambito delle proprie competenze. Si tratta di una scelta “intenzionale” finalizzata sia a riconoscere l’importanza e la dimensione dell’economia sociale esistente, sia a conseguire obiettivi trasformativi a beneficio dei territori e delle comunità insediate, attraverso il paradigma dell’economia sociale.

Gli impegni del Piano per rafforzare l’economia sociale

Reindirizzo di fondi, investimenti, incentivi (propri o di altri programmi), progettazione e dialogo con istituti di credito per sostenere i settori economici ad indirizzo sociale.

Politiche di settore da co-programmare in maniera sinergica con gli attori che promuovono l’economia sociale.

Azioni dirette per il rafforzamento delle Organizzazioni dell’Economia Sociale e della loro capacità di diffusione dei modelli di sviluppo, anche in collaborazione con enti pubblici e imprese for profit.

Rinforzo della collaborazione a livello metropolitano con i luoghi dell’innovazione che promuovono economie attente all’inclusione, al contrasto alle disuguaglianze e alla sostenibilità integrale.

Una nuova relazione tra attore pubblico ed organizzazioni dell’economia sociale basata sull’applicazione di una contrattualistica plurale che affianchi il tradizionale strumento dell’appalto.

Piano metropolitano per l’economia sociale